Intervista a cura di Marco Baldini per musicaelettronica.it, un blog ideato e gestito da Tempo Reale, il centro di ricerca, produzione e didattica musicale di Firenze.
25th July 2022
OUT NOW: Ensemble Ektòs — Semèia Kài Tèrata
Ensemble Ektòs — Semèia Kài Tèrata
CD (6 panel Digisleeve) + Digital
"The work describes an austere yet imaginative path combining stillness with the use of silences. A ritual reiteration recalling the most extreme experiences of certain minimalism and microscopic attention to timbral stratification." — Marco Baldini
Ensemble Ektòs are:
Michał Biel: Soprano Saxophone, Baritone Saxophone
Cosimo Fiaschi: Soprano Saxophone
Francesco Toninelli: Percussion, Objects
Hein Westgaard: Electric Guitar
Giuseppe Ielasi — its appearance, reflected by three copies
CD (6 panel Digisleeve) + Digital
Electronic music, composed and mixed in May 2021.
Original materials recorded in January 2018.
Luigi Turra — Prisma
CD (6 panel Digisleeve) + Digital
“It forms slowly, through the refraction of light. It penetrates and breaks it down, radiating the listening space among the windows oriented to the spring sun. Oblique plates, breath and transparencies. Stillness. Sound prisms.” Artwork by Simone Negri, “Accadimento 63” (2020).
19th August 2021
OUT NOW: Ben Vida + Marina Rosenfeld • Renato Grieco + Bruno Duplant
Ben Vida + Marina Rosenfeld — Leaving
CD + 8pp Booklet + Digital
‘Leaving’ is the artists’ meditation on the absence and presence, fragmentation and drift of our present reality — “a strange dialogue, dreaming of each other through communication of another order… (François Bonnet on ‘Vertice’)”
Renato Grieco + Bruno Duplant — La Disparition
CD + Digital
Inspired by Georges Perec's lipogrammatic novel “La Disparition”, written without the use of the letter e. The music score and its interpretation reflect constraint as a process.
"MA è un progetto germogliato non tanto dalla musica, ma da lunghe riflessioni e dialoghi sul suono, avvenuti tra me e Fabio Perletta durante gli ultimi anni. Più precisamente è nato dall’esperienza dello spazio attraverso il suono, e da come il suono possa interagire in particolare con lo spazio architettonico. [...] Il suono degli spazi altro non è che una negazione del silenzio puro. C’e molto suono nell’esperienza architettonica e progettuale di Tadao Ando, una concezione di spazio-pieno che ha in sé l’idea di suono più prossimo al silenzio che io abbia mai incontrato. Ecco perché lo spazio sonoro in questo disco viene inteso come elemento architettonico e al contempo come contenitore di memoria, o più precisamente come luogo transitorio per una immersione intima, meditativa, che prende in considerazione anche la condizione del rapporto ombra-luce (caratteristico nei progetti del Maestro Giapponese) come parametro sensoriale importante, quanto quello del rapporto tra superfice fisica e spazio aperto. Con MA di fatto abbiamo cercato di trattare l’architettura come se fosse uno strumento per comporre. Uno spazio compositivo che ha in sé quella qualità aptica di cui parlavamo prima. È architettura tattile, infatti, quella di Tadao Ando, fatta di cemento a vista e di ardesia. È tattile e materica nel momento in cui la superfice di pietra grezza si relaziona in modo del tutto naturale con la quiete degli spazi vuoti. Potrei dire che MA (e credo che Fabio possa essere d’accordo) rappresenti una scelta estetica di assenza [...]"